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lunedì 10 settembre 2012

Argomento di Attualità "Compagnie Aeree: è il turno di Meridiana"



Salve a Tutti,

circa un mese fa (prima delle ferie) avevo parlato di alcune problematiche all'interno della Compagnia Aerea Alitalia. Purtroppo queste vacanze estive hanno dato spunto ad una attenta riflessione in quanto sono state evidenziate grosse criticità all'interno di molte (troppe) aziende del settore.

Ho riassunto gli ultimi casi:

- AirBerlin:  La compagnia tedesca lamenta bilanci in passivo da anni (perdite sconvolgenti nel 2010), e nei primi nove mesi del 2011 ha registrato un MENO 134 milioni di euro. Le prime misure di tagli prese dall'ammnistratore delegato Mehdorn erano state la messa a terra e vendita di alcuni aerei, e la soppressione di diversi voli. Misure di efficacia immediata, ma che a lungo termine minacciavano di ridurre la quota di mercato.
Tuttavia, a dicembre 2011, il 29,10% di AirBerlin è stata acquistata dalla compagnia aerea saudita Etihad dando un'iniezione di liquidità di circa 73 milioni di euro. Molto probabilmente questa acquisizione ha evitato (almeno per il momento) il fallimento dell'azienda tedesca.

- WindJet: Diverso è questo caso tutto italiano.
Compagnia giovanissima (nata nel 2003) era la prima società low cost italiana, tuttavia negli ultimi anni sia a causa delle mutate condizioni del mercato, sia per l'attuazione di alcune politiche "dubbie" la società aveva la necessità di trovare una nuova partnership.

Da wikipedia: "Il 25 gennaio 2012, Alitalia ha dichiarato di volersi fondere con Wind Jet e Blue Panorama, fusione che diventa concreta il 13 aprile 2012, in quella data è stato firmato il contratto per l'acquisizione, da parte del Gruppo Alitalia, di attività della compagnia. Al contrario con la compagnia Blue Panorama non è stato raggiunto un accordo in merito al progetto di integrazione. Il 26 aprile successivo, la Wind Jet ha disposto la procedura di mobilità per tutti i 504 dipendenti, denunciando perdite economiche pesantissime.
Alla fine del luglio 2012, l'acquisizione si complica: l'autorità garante della concorrenza e del mercato - l'antitrust italiana - dà parere favorevole alla acquisizione della compagnia da parte di Alitalia, a patto che quest'ultima ceda alcune licenze di volo (i cosiddetti slot) da e per l'aeroporto di Milano-Linate. Con queste condizioni, Alitalia ha valutato di rimetterci nell'operazione 20 milioni di euro il primo anno e 30 il secondo e per questa ragione ha chiesto ai proprietari di Wind Jet garanzie relativamente ai debiti contratti. L'amministratore delegato di Wind Jet, Stefano Rantuccio, ha però accusato Alitalia di voler ottenere migliori condizioni economiche nell'acquisizione, dopo il pronunciamento della autorità sulla concorrenza. In risposta a queste dichiarazioni, Alitalia ha annunciato di voler recedere dai suoi piani di acquisizione pochi giorni dopo nel mese di agosto 2012.
A questo punto l'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) il 10 agosto inoltra una richiesta di garanzie a Wind Jet di solvibilità nei confronti dei creditori e di regolarità nelle operazioni di volo, altrimenti minaccia la sospensione della licenza dal 13 agosto successivo. L'ENAC ha anche chiesto di cessare l'emissione di biglietti, provvedimento che WindJet ha adottato chiudendo il sito web.
In data 11 agosto 2012 la compagnia decide di sospendere tutte le operazioni di volo".

E i passeggeri? Rimasti a Terra. Poco male, erano solo 300.000!

- Lufthansa: Dei 1800 voli a rischio, "solo" 900 sono stati cancellati a causa dello sciopero degli operatori di volo (10 voli a Fiumicino) che hanno portato danni alla compagnia per circa 10 Milioni di Euro.
Sciopero che perdura ormai da diversi giorni, quando la trattativa tra il sindacato UFO e la compagnia aerea tedesca per l'adeguamento del contratto si è arenata dopo 13 mesi di negoziati.
A fronte di un richiesta del 5% di aumento salariale la Lufthansa avrebbe concesso solamento il 3,5%. Tuttavia il principale motivo delle proteste di questi giorni resta l'utilizzo di personale a termine e il trasferimento di dipendenti in una compagnia regionale low cost.

In una nota le associazioni Federconsumatori e Adusbef ricordano ai cittadini i loro diritti in caso di volo cancellato. «Il passeggero il cui volo sia stato cancellato ha diritto al rimborso del biglietto o alla ricollocazione su un altro volo il prima possibile, o in una data successiva, a seconda delle sue esigenze». In ogni caso, «la compagnia aerea deve fornire tutta l'assistenza necessaria, provvedendo ai pasti ed alle bevande durante il tempo di attesa, al trasferimento in hotel in caso si dovesse attendere una notte prima dell'imbarco».

Personalmente ritengo che sia preoccupante come queste situazioni si protraggano per così tanto tempo, sfociando in inevitabili disservizi per il cittadino.

- RyanAir: La compagnia irlandese al momento non sembra avere problemi di liquidità. sopratutto grazie alle politiche lowcost (talvolta al limite dell'assurdo) attuate negli ultimi anni.
Tuttavia è balzata nuovamente agli onori della cronaca per l'ennesimo "disagio" provocato agli sfortunati passeggeri.
Negli ultimi mesi si sono registrati diversi casi di atterraggi d'emergenza a causa di scarsezza di combustibile, problemi tecnici di depressurizzazione e motori in avaria.
Come se questo non bastasse, pochi giorni fa un veivolo proveniente dalla Danimarca per Roma è stato preso d'assalto da fameliche... Zecche!

- Meridiana: Quest'ultimo caso, pubblicato ieri dal Fatto Quotidiano, ha dell'incredibile.
Ovviamente sempre in ottica di accortezza nelle uscite che tavolta portano a soluzioni "inconsuete".
Prima era stata la volta dei rifornimenti di carburante effettuati con i motori accesi e i passeggeri a bordo per risparmiare, una pratica pericolosissima, ovviamente sanzionata.
Poi è stata la volta dell'organizzazione dei turni di lavoro, talvolta spinti fino a 30 ora filate di servizio (contro le 19 imposte dall'ENAC).
Senza dimenticare la gestione della cassa integrazione per circa 850 tra piloti, assistenti ed impiegati a terra.

Questa è la volta dell’acqua negata, il 15 luglio nel volo ferry (volo di servizio senza passeggeri) tra Malpensa ed Olbia, per esempio, “sull’aereo non c’era nemmeno mezza bottiglia d’acqua”. Stessa cosa nel volo Mapensa-Napoli del 30 Agosto.

Domanda: PERCHE'?

Nell’iper-regolamentato settore aereo ci sono norme anche sull’acqua, molto chiare. Al punto 6. 1. 12 (Humidity), il manuale di Meridiana prevede “che debba essere garantito ad ogni membro dell’equipaggio almeno un bicchiere d’acqua ogni ora”.
L’insensata guerra dell’acqua è il sintomo di una condizione di conflittualità estrema all’interno di Meridiana. Le contrapposizioni tra gruppi di lavoratori e vertici aziendali coinvolgono ormai quasi tutte le attività della compagnia.
Senza considerare, ovviamemte, le pessime condizioni economiche della compagnia, 61 milioni di euro di perdite nei primi 6 mesi 2012 oltre ai dipendenti in cassa integrazione citati prima (in parte finanziati con il contributo dei cittadini).

Infine voci di corridoio (ma non solo) affermano che per sfruttare al massimo i benefici della cassa integrazione, molti voli Meridiana vengono regolarmente trasferiti alla sorella minore Airitaly, dove la cassa integrazione non c’è. Quindi, meno spese (per il personale a carico ei contribuenti) e più entrate.

L'analisi di queste situazioni porta a pensare che:

- Troppe compagnie dello stesso settore e della stessa area geografica stentano ad avere i conti in ordine
- Il Medio Oriente dei petrol-sceicchi incombe. Negli ultimi anni questi multimiliardari sono giunti in soccorso di grandi aziende in difficoltà, dalle banche alle societa calcistiche. Questo potere economico porterà un inevitabile potere politico negli anni a seguire...