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domenica 24 giugno 2012

Argomento di Attualità "Il Carcere che Scoppia"

Salve a Tutti,

cosa sta succedendo nel carcere di Firenze Sollicciano?
Già, perchè l'altra notte una detenuta si è tolta la vita, registrando il 4° caso di suicidio per la struttura dall'inizio dell'anno.
La donna, 36 anni, si è impiccata nell sua cella con una "corda" rimediata usando le lenzuola. Mancavano 6 mesi alla scarcerazione e tra pochi giorni avrebbe preso parte ad un programma di recupero per tossicodipendenti.
Lascia 2 bambini di 9 e 4 anni. 

Purtroppo situazioni come queste non vengono quasi mai analizzate fino in fondo e, come in questo caso, non riescono mai a trovare spazio sulle testate nazionali. 
Difatti, escludendo i quotidiani locali ed il Fatto Quotidiano, nessuna redazione ha seguito la vicenda.

Anche per questo motivo in Rete non è stato semplice reperire informazioni, quindi ho dovuto fare una ricerca a ritroso ed è saltato fuori un altro suicidio degno di nota:

infatti il 28 maggio su PoliziaPenitenziaria.it (dopo l'ennesimo di suicidio), il garante dei diritti dei detenuti del comune di Firenze, Franco Corleone, denunciava una situazione altamente drammatica del carcere di Sollicciano causata dal numero enorme di detenuti.
Pensate che tale struttura, che dovrebbe contenere circa 447 detenuti, oggi supera le 1000 Unità.
Capite bene tutto ciò che ne deriva: da problemi di sorveglianza; a situazioni igieniche precarie ecc.
Tutto ciò non agevola il percorso formativo mirato al reinserimento del detenuto, quindi non induce il soggetto a "rigare dritto" e, di conseguenza, non li prepara alla vita civile.

Come spesso accade il problema parte da lontano: fino a quando saremo vittime di politiche apparentemente inspiegabili, scellerate e spesso truffaldine come quelle attuali non vedremo mai la luce in fondo al tunnel.
Per intenderci, per gestire i carcerati crei nuove strutture, aumenti le risorse nella Magistratura, ma di certo non emani la legge 241 del 2006 (INDULTO).

Purtroppo situazioni come queste permangono da ormai troppo tempo, per questo motivo mi auguro che nell'immediato futuro si creino le basi per risolvere ANCHE questo problema.

Come cittadini possiamo e dobbiamo fare una sola piccola cosa: INFORMARCI...

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