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giovedì 9 settembre 2010

Argomento del Giorno "Introduzione al Mondo del Credito"

Salve a Tutti,

chi di Noi non ha un Prestito, un Mutuo o semplicemente una carta Revolving (rateale)?

Bene, oggi parleremo proprio di questo e di cosa bisogna considerare per non "incappare" in spiacevoli situazioni inerenti al mondo del Credito.

Per semplificare le cose analizzermo le voci più diffuse inerenti ad alcune forme di finanziamento più utilizzate dai consumatori.

Prestito Personale al Consumo

Il TAN è il Tasso Annuo Nominale, cioè è la percentuale in base al quale "dovrebbe" essere calcolato il rimborso degli interessi. Il virgolettato è d'obbligo poichè non si considerano le seguenti voci:

1- Spese di Apertura Pratica, ovvero il costo di avviamento, che è generalmente un importo fisso, il più delle volte inserito all'interno del Finanziamento.

2- L'imposta Sostitutiva, generalmente ammonta allo 0,25% del Capitale erogato.

3- Polizza Assicurativa, eventualmente stipulabile al momento dell'erogazione. Trattasi di un Premio Unico quasi sempre obbligatorio che "spalmano" con la polizza.

4- Spese di incasso Rata, cioè le commissioni che verranno applicate all'incasso di ogni rata.

5- Eventuali Oneri Accessori, ovvero spese a discrezione dell'Istituto di Credito erogante.

Bene, tutte queste voci generano il TAEG, il Tasso Effettivo Globale, nien'altro che la percentuale applicata per il rimborso degli interessi, completa di tutte le spese.

Detto questo non possiamo far altro che fare alcune considerazioni:

1- Il TAN serve? Certamente sì, ma ai fini del calcolo finale è solo una "fetta" di tutta la torta. Il famoso (e spesso fuorviante) "Tasso Zero" si riferisce proprio a questo.

2- Le Spese di Apertura Pratica non possono essere maggiori del 3/4% del Capitale finanziato, quindi dare una discreta importanza anche a questa voce.

3- La Polizza Assicurativa è quasi sempre finalizzata a coprire il debito residuo in caso di premorienza, invalidità ecc. Il costo varia principalmente su 3 fattori: l'età del richiedente, la durata e l'importo del Prestito.
Se proprio non si può evitare dategli un peso di 4/5 punti perentuali sul Capitale finanziato. In tutti i casi si può detrarre dalla Dichiarazione dei Redditi.

4- Le Spese di Incasso Rata non si possono quasi mai evitare, ma almeno ne possiamo ridurre il peso, ovvero effettuando pagamenti bimestrali piuttosto che trimestrali ecc.
In tutti i casi il costo è raramente superiore ai 2,5 Euro a Rata.

5- Infine il famoso TAEG, che null'altro è la somma di tutte queste voci. Talvolta si può trovare l'acronimo ISC (indicatore sintetico di costo), utilizzato sui mutui.

Quindi d'ora in avanti fate molta attenzione al "Tasso Zero", come avete potuto notare spesso trattasi unicamente di una trovata pubblicitaria.

Su questo sito è possibile imparare a calcolare il tasso di un finanziamento (ringraziamento a telemutuo.it).

Mentre qui è possibile utilizzare un comodo software on-line (un grazie a fineretum.it).

A breve approfondiremo altri tipi di argomento, come Quinto dello Stipendio, Carta Revolving ecc.

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