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lunedì 6 settembre 2010

Argomento del Giorno "MiFid"

Salve a Tutti,

quando si parla di Investimenti inevitabilmente ci si imbatte nella direttiva Mifid che Wikipedia spiega così:

MiFID, Markets in Financial Instruments Directive, è il nome con cui è nota la direttiva 2004/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004. Essa costituisce un passo importante verso la costruzione di un mercato finanziario integrato efficace e competitivo all'interno dell'Unione Europea (UE) e si inquadra nel più ampio Piano di Azione per i Servizi Finanziari (FSAP), varato nel 1999 e che si è concretizzato successivamente in ben 42 direttive.

A tale direttiva ne è seguita un'altra, la 2006/73/CE, attuativa della MiFID. Entrambe sono state recepita in Italia nel 2007 con il Decreto legislativo n°164/2007.

Bene, ora cerchiamo di capirla senza tuttavia dilungarci troppo in casi estremamente particolari che rischiano di confondere la comprensione di tale direttiva.

1- La Mifid si applica a tutte le macrocategorie finanziarie (Banche; SGR; società di consulenza finanziaria ecc.)

2- Vi è una classificazione della clientela, ovviamente cercheremo di analizzare solamente il "cliente al Dettaglio", cioè i consumatori in genere.

3- Per ogni soggetto viene stilato un questionario, essenziale per valutare l'esperienza finanziaria del cliente e il suo grado di rischio

4- In base alle risposte date dal cliente l'operatore potrà collocare solamente alcuni strumenti finanziari, in linea con il suo Profilo di Investitore (Adeguatezza)

5- Qualora il consumatore decida di non prendere in considerazione il Questionario Mifid potrà comunque agire in Appropriatezza, cioè richiedere qualsiasi altro strumento finanziario (anche non in linea con le sue caratteristiche)

In Sintesi

La Trasparenza è il fulcro della nuova direttiva.
Gli intermediari finanziari tuteleranno (e saranno tutelati) di più rispetto al passato.

Infine sempre da Wikipedia

Viene prevista l'istituzione, all'interno di ciascuna impresa di investimento, di una funzione, detta di compliance, dedicata al controllo degli adempimenti degli obblighi di correttezza e trasparenza. Tale funzione deve essere indipendente, disporre di risorse e strutture adeguate e deve avere accesso a tutte le attività dell'intermediario. La compliance, oltre alle funzioni di controllo, si occupa anche di specificare i compiti dei vari soggetti, di garantire l'adeguatezza delle comunicazioni interne e di conservare le registrazioni delle attività svolte.

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