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venerdì 20 gennaio 2012

Recensione "J. Edgar"


Dal Blog

Talvolta ci soffermiamo a guardare la locandina di un film in programmazione e ci chiediamo se possa valere la pena vederlo o meno. Quindi iniziamo a cercare indizi "leggibili" come lo slogan, il cast oppure il regista. Beh, è proprio leggendo il nome del regista che mi sono convinto ad andarlo a vedere.
Quando si parla di Clint Eastwood (la lista dei film interpretati, diretti e prodotti è lunga) le possibilità di beccare un flop sono praticamente nulle.
La pellicola parla della storia (o perlomeno di gran parte di essa) di John Edgar Hoover, l'uomo che in pratica ha creato l'FBI.
Trama sicuramente avvincente in cui si distingue il protagonista Leonardo di Caprio ("Titanic"; "The Departed" ecc.) abile a impersonare J. Edgar sia da giovane che da anziano. Da notare anche le prove di Armie Hammer ("The Social Network") e Naomi Watts ("Mullholland Drive"; "King Kong" ecc.).

Voto 7

Da Filmscoop

La vita di J. Edgar Hoover, direttore dell’FBI per oltre mezzo secolo, è caratterizzata da un lato dal suo operato pubblico e dall’altro dalla complessa e chiacchierata vita privata. Circondato sempre dalla fedele segretaria Helen e consigliato dalla rigida madre Anne Marie, Hoover contribuisce a creare il mito dell’organizzazione investigativa federale americana, occupandosi in prima persona di riorganizzarne struttura e metodi applicativi e di condurre la lotta contro il mondo dei gangster. Mentre il suo potere cresce a dismisura, fino a intimorire anche i presidenti americani, molte voci cominciano a insinuare dubbi sul vero legame che intercorre con il braccio destro Tolson, sospettato di essere il suo amante.

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